Al via la gestione privata degli impianti sportivi della Spezia

La Spezia – Ancora due settimane e la nuova società unica di gestione degli impianti sportivi della Spezia avrà in mano le cinque strutture principali della città.

Il Palasport Mariotti a Bragarina, la palestra di viale Alpi alla Chiappa, il campo sportivo Pieroni della Pieve, il Palasprint di Mazzetta la piscina del Due Giugno nei pressi di Pegazzano saranno curate per dieci anni dalla “Attiva Sport Utility” consorzio che unisce quattro realtà diverse dello Spezzino e che lo scorso aprile ha vinto l’appalto comunale per la gestione di quegli impianti prima divisa tra vari operatori.

A costituire “Attiva Sport Utility” sono Uisp, Csi, Aics e la cooperativa Maris che investiranno subito un milione di euro per migliorie immediate alle strutture. «Particolare attenzione sarà dedicata ai tetti degli impianti che hanno segnalato problemi ricorrenti nel corso di questi anni – ha sottolineato Patrizia Saccone, assessore allo Sport del comune della Spezia – oltre al mantenimento del verde soprattutto quello del palasport Mariotti che deve essere ritoccato un pochino e abbellito».

Per quanto riguarda la piscina comunale della Spezia Asu sostituirà i quarantacinque lucernai del complesso sportivo oltre all’impianto fotovoltaico e a cinquecento metri quadrati di pavimentazione. «Il gestore unico permetterà di ottenere nel corso del tempo un’ottimizzazione dei costi aumentando in modo esponenziali i vantaggi per i fruitori degliimpianti che avranno a disposizione un unico interlocutore – ha aggiunto- Il comune manterrà comunque un ruolo di coordinamento».

Il nuovo gestore potrà aumentare le tariffe dell’8% a fronte però di un altro milione di euro di investimenti. Nel carnet degli investimenti c’è anche la realizzazione di uno spogliatoio dedicato presso la palestra Palasprint di via Veneto per i frequentatori del parco Venticinque Aprile dove tanti spezzini si ritrovano per fare jogging. «Il nuovo soggetto è una società dilettantistica senza fini di lucro e tutte le risorse che otterrà dalla gestione delle strutture dovrà farle rimanere a disposizione della collettività della Spezia. Non rientra tra le strutture che saranno curate dal nuovo gestore l’impianto del Montagna per cui dopo la firma di ieri mattina sono ancora attese, come detto, altre formalità tra cui il vaglio della Corte dei Conti», ha concluso Saccone.

 

Il Secolo XIX 26/07/2014